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5 Luglio 2018La “Cappella Sistina” di Venezia
Se avete in programma di visitare Venezia, oltre ai luoghi classici da cartolina, Ponte di Rialto, Basilica e Piazza San Marco, pianificate una visita alla Scuola Grande di San Rocco, sempre nel cuore della città. Da secoli le Congregazioni dei Santi svolgono una funzione sociale nella città lagunare e si affiancavano alle attività civiche della Serenissima. Una delle più importanti era quella di San Rocco, protettore dalla peste, in una città che fu porto dedito al commercio con l’intero mondo allora conosciuto, e, come è facile intuire, conobbe diverse epidemie nel corso dei secoli.
La congregazione nel 1500 decise di abbellire la propria sede e indisse un bando tra tutti gli artisti pittori Veneziani/Veneti. A tale bando partecipò certo Jacopo Robusti detto il Tintoretto (Venezia, 29 aprile 1519 – Venezia, 31 maggio 1594), il cui padre era tintore di panni di seta nella città (da cui il nome) e lo mandò a frequentare la bottega di Tiziano, Il Tintoretto uomo “forte” -definito da Vasari:”il più terribile cervello che abbia avuto mai la pittura”- dipinse il quadro di San Rocco in gloria e lo collocò direttamente sul soffitto della Sala dell’Albergo, la stanza del governo della Congregazione.
Ovviamente questo suscitò scalpore e polemiche a non finire, sia tra gli altri pretendenti alla realizzazione dell’opera sia provocando la reazione sdegnata dei committenti, che affermavano di aver chiesto dei disegni e non di avergli commissionato l’opera; allora Tintoretto tolse gli indugi e, sottolineando che quello era il suo modo di disegnare e che non sapeva fare altrimenti rifiutò ogni compenso, dette l’ opera, non alla Congregazione e alla sede di rappresentanza, ma, in segno di devozione, al Santo! Questo colpo di teatro mise in difficoltà l’opinione pubblica di allora e i committenti stessi: chi poteva contestare il dono dell’opera al Santo stesso?
E infatti a Tintoretto fu commissionata l’intera decorazione della Scuola: la Sala dell’Albergo dove oltre al tondo donato vi è la crocifissione di Cristo, la Sala Capitolare sempre al piano superiore con al soffitto episodi sacri del vecchio testamento e alle pareti le storie del nuovo testamento e la sala con colonne al pian terreno dove sono le opere che rappresentano episodi della vita di Maria e Gesù.
Quindi dal 1564 al 1588 Iacopo Tintoretto si dedicò alla produzione di ben 56 tele descrivendo i maggiori eventi delle sacre scritture, un ciclo completo e intatto che trova un uguale solo a Roma: per questo la Scuola Grande di San Rocco viene detta “la Cappella Sistina di Venezia”.
Renato Vagaggini